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Com’eravamo tra le due guerre, e anche dopo
Una
cornucopia di annotazioni, riflessioni, abbozzi, racconti minimi. Ordinata
dallo stesso Alvaro nel 1950 – premio Strega l’anno successivo. In forma di
diario, dal 1927 al 1947. I ricordi anche di una vita, esumati spesso tal
quali, non sempre riscritti. A partire dall’istintivo non-fascismo, anche per
un errore d’intelligenza politica – lasciando il “Corriere” nel 1919, fu
consigliato di cercare Mussolini, e lui
rispose: “Non ci vado, perché non mi piace quello che fa e perché secondo me
non ha avvenire”. Salvo riconoscere, a
metà percorso, nel fascismo “un tentativo di europeizzare l’Italia”.
Molto
è il residuo del lavoro giornalistico. Qualche pettegolezzo. La potenza di Edda
Ciano, nel 1933. O Margherita Sarfatti che dice di Mussolini, nel 1934: “È un
teppista”. E incontri, eventi, personaggi coperti per lavoro. Di Berlino a lungo,
su modi di essere, di pensare, di capire il mondo dei tedeschi, compresi Walter
Benjamin (“critico acuto abbeverato di cultura francese”) e Karl Kraus. Della Turchia. Della Russia sovietica – “atmosfera antierotica”. Di Napoli, dove diresse il giornale di Achille
Lauro, ”Il Risorgimento, nella prima metà del 1947. Appunti datati, ma di interesse
oggi: una sorta di summa degli anni tra le due guerre, e anche dopo. Con una
folla di personaggi: Zavattini, Pirandello, Longanesi…
Molte
le riflessioni sul proprio lavoro, di scrittore. “Nella cultura italiana c’è
una certa inumanità, per eccesso di realtà o per troppa metafisica; ciò spiega
la diffidenza in cui è tenuta dal popolo”. A Charmettes, la residenza di Rousseau,
il guardiano ne spiega così il rapporto con madame de Warens: “Sapete, Rousseau
era come i fiammiferi svedesi”. “Come?” “Si accendeva soltanto sulla sua scatola”.
Molte curiosità. La monaca irlandese bellissima che a Perugia accetta per 300mila
lire di farsi scarrozzare per la città in automobile da un uomo ricco – ci
ricostruirà un’ala di ospedale. E i viaggi – “i viaggi prolungano la vita”. La
Puglia, “il paese delle architetture”. Il Mediterraneo, “un mare che fa
paesaggio”.
Si
riedita con una prefazione di Saviano.
Corrado
Alvaro, Quasi una vita, Bompiani,
pp. 320 € 18
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