Il debito della Germania e quello dell’Italia, che senso ha
Il ministro tedesco dell’Economia
Lindner non vuole un patto di stabilità flessibile, perché preoccupato dal
debito italiano. Frena quindi sulla definizione del nuova patto di stabilità, che
pure va varato a giorni. Mentre in contemporanea la Corte costituzionale tedesca
lo sanziona per aver postato illegalmente 60 miliardi di spesa in debito in “veicoli
fuori bilancio”.
Il ministro fa il duro, dicono i
commenti, per recuperare qualche voto al suo partito, Liberale, il partito
anti-Stato, che naviga sotto la soglia di sopravvivenza, il 5 per cento dei suffragi.
Furbo Lindner, a spese dell’Italia,
della Ue e in fondo della stessa Germania? No, la Germania bara da sempre sui
conti pubblici. Non contabilizza i cosiddetti “fondi speciali”, attualmente 800
miliardi (770 per esattezza, secondo i calcoli che sono circolati). di spesa
pubblica, Sondervermöogen”: li tiene fuori
bilancio finché non vengono spesi. Una inversione contabile dei “residui
passivi”, i fondi impegnati e non spesi: invece che pesi sulla contabilità
nazionale, diventano vantaggi. Col beneplacito della Commissione Europea.
Una politica contabile europea di
sotterfugi, a vantaggio della Germania e a svantaggio dell’Italia, che senso
ha?
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