venerdì 24 novembre 2023

Il giudice tenace fa la mafia scornata

Tre racconti, pubblicati da Camilleri in varie sedo, riuniti in volume: “Troppi equivoci”, uscito nell’antologia Einaudi “Crimini”, 2005 (poi film tv, con Beppe Fiorello e Claudia Zanella, regia di Andrea Manni);”Il giudice Surra”, 2010, uscito nell’antologia Einaudi “Giudici”. E il mistery di paese “Il medaglione”, 2005, per il Calendario del’Arma dei Carabinieri – ripreso in volume da Mondadori lo stesso anno: qui il marsciallo di un picolo paese di montagna sbroglia col buonsenso una serie di equivoci, attorno a “un monile di onerosi ricordi” (Salvatore Silvano Nigro).
Racconti sempre garbati, e filati. Col solito tocco di sicilitudine, marcata dall’eloquio, dai caratteri, dall’orografia e dalla meteorologia, di diversità, curiosità, normalità.
Con una nota al testo di Giancarlo De Cataldo, e un lungo risvolto-analisi di Nigro. De Cataldo, che ha curato con Lucarelli le due antologie Einaudi,  dà golosi cenni sulla gestazione dei due racconti. E a proposito del “Giudice Surra” una stupefacente. Camilleri, avvicinato con rispetto e ritrosia, “avvolto in una nuvola di fumo e vagamente polemico contro il proibizionismo salutista”, è perplesso. “Poi di colpo, dopo l’ennesima boccata”, sbotta: “Dalle mie parti c’è un’erba maligna  che si chiama surra. È un’erba tenace, che non riesci a estirpare. Ho sempre considerato la tenacia una qualità essenziale. Perciò scriverò un racconto che si chiamerà «Il giudice Surra», dal nome dell’erba. Sarà un racconto storico.  Si comporrà di quarantotto pagine. Te lo consegnerò il…”. Vero o falso? Surra è un giudice tenace - disarma la mafia col ridicolo. Ma il racconto era scritto o era da scrivere? Fu consegnato alla data detta, di 48 pagine dattiloscritte – la “pagina “ di Camilleri è quella della “Memoria” Sellerio, 1.200 battute.
Andrea Camilleri, Il giudice Surra e altre indagini in Sicilia, Sellerio, pp. Pp. 183 € 14

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