sabato 4 novembre 2023
Letture - 536
Dante – Era “islamico” anche prima di
Asìn Palacios, 1919, e di Maria Corti. Una prima fonte si reputava “Abulola”,
un poeta arabo dell’anno Mille (973-1047), Abul Ala Al Ma’arri, che in una
“Epistola del perdono” narra il viaggio di un amico nell’oltretomba.
Inglesi – Sono stati a
lungo inglesi, si sono detti inglesi, per via della lingua, anche gli scozzesi,
che ora si distinguono, i tanti filosofi e scrittori scozzesi. Patrick Brydone,
scrittore scozzese, parla sempre di “noi inglesi” nelle corrispondenze fittizie
che manda dalla Sicilia nel 1770.
Isolani
–Sono
“per natura” animosi contro i “continentali”? È l’ipotesi di Patrick Brydone
nell’ultima delle lettere che compongono il “Viaggio in Sicilia e a Malta
1770”: “Benché i siciliani siano in generale della gran brava gente e sembrino
dotati di molta filantropia e di cortesia, bisogna pur ammettere che non nutrono
gande simpatia per i loro vicini del continente. È strano”, prosegue Brydone, “e
direi assai poco lusinghiero per la natura umana”, pensando all’Inghilterra nei
riguardi del continente Europa: “Mi sarei augurato con tutto il cuore che noi
inglesi fossimo un’eccezione”. E si consola: “Ora come ora siamo noi i campioni
di questa animosità”, ma non i soli.
Italia - La fisica era
“italiana” nel Settecento. Il barone Lichtenberg, il fisico e scrittore tedesco
del secondo Settecento, che poi inviterà Alessandro Volta, da lui
ammiratissimo, alla sua università, Gottinga, per un’esposizione dei suoi
studi, progettò un viaggio in Italia per avere una conoscenza di prima mano
degli ultimi sviluppi. Ne scriveva in questi termini a un amico il 30 settembre
1784 - prima dell’invito a Volta a Gottinga: “Faccio questo viaggio solo per
allargare le mie conoscenze a vantaggio dell’università, perché oggi l’Italia
è, forse ancora più dell’Inghilterra, la sede della vera fisica”.
Longanesi – “Egli trova
facilmente il ridicolo in tutto. È la forza dei deboli”, C. Alvaro, “Quasi una
vita”, 1943. A proposito di una battuta sui bombardamenti: “Ci stanno rovinando
gli originali delle fotografie Alinari”.
Maggio – Era un mese
infausto ai matrimoni. Patrick Brydone lo nota in Sicilia, dove viaggiava nel
1770, ma come di una credenza comune. “Come la maggior delle nazioni europee
anche i siciliani evitano con cura di sposarsi nel mese di maggio, e
considerano i matrimoni celebrati in quel periodo estremamente infausti”. Colpa
dei romani, dice il viaggiatore e scrittore scozzese: “Questa credenza
superstiziosa risale al tempo dei romani, e forse anche più in là: gli autori
classici ne parlano spesso, anzi sono stati loro a trametterla in quasi tutti i
paesi d’Europa”.
Pirandello
–“Pirandello
non dubita mai che qualunque idea gli venga in mente non sia importante. Fra le
sue carte non ha niente di inedito”, C. Alvaro, “Quasi una vita”,1936. E l’anno
dopo: “Pirandello aveva la spietatezza della castità. E così un forte disgusto
della natura umana, e accentuate ripugnanze fisiche”. La tarda relazione con
Marta Abba, stretta sul piano artistico ma fredda su quello umano, di cui si fa
colpa all’attrice, come di una carrierista sfruttatrice, avrebbe altra radice.
Sesso
–
Era un fenomeno elettrico nel Settecento – “Lichtenberg”, il fisico di Gottinga
che fu anche scrittore, “si diverte spesso a mettere in relazione l’elettricità
e il sesso”, nota il curatore dei suoi aforismi e delle sue lettere, Anacleto
Verrecchia. A proposito di Patrick Brydone, lo scrittore e naturalista scozzese
che nel 1974 pubblicò un “Viaggio in Sicilia e a Malta”, dove a un certo punto,
a Catania, proponeva di applicare il parafulmine, appena scoperto da B.
Franklin, alle acconciature voluminose delle signore, annotava, al frammento
D511: “”Brydone propone il parafulmine per la testa delle dame. Un parafulmine
per la loro… sarebbe meglio”.
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