Panetta interventista
Non ha lasciato buona traccia
all’Ivass, che ha presieduto: troppe porte girevoli tra l’istituto di
sorveglianza delle assicurazioni e le assicurazioni stesse, e comunque l’assicurazione
“ha sempre ragione”, l’assicurato se ne “faccia ragione”. Ma in Banca d’Italia
è stato un altro, già da vice-direttore, quindi da una dozzina d’anni: interventista,
e diretto.
Si ricorda da ultimo per le
critiche alle politiche restrittive della Banca centrale europea, del cui consiglio
ristretto (Comitato esecutivo) era membro. Ma lo è stato già in più occasioni da
vice-direttore generale – scuola Draghi, si direbbe, tutto l’opposto del
governatore uscente Visco. Ed è quello con più esperienza
di mondo, e quello che più ha spiegato, e con precisione, l’ìnspiegato dei media
italiani, dai salvataggi bancari al famoso bail-in,
agli stress test, curiosamente modulati
a Francoforte su criteri diversi a seconda della nazionalità delle banche.
(continua)
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