domenica 19 novembre 2023

Poirot o la gloria delle serie tv inglesi

Il primo Poirot è il primo romanzo poliziesco di Agatha Christie, 1916, che dunque dall’inzio si era indirizzata verso la “serie”, il personaggio ricorrente. Al modo già nobilitato da Conan Doyle, e prima ancora da E. A . Poe. Notevole che abbia deciso di farlo belga, per patriottismo. Se ne spiega qui la ragione: Poirot è un signore belga di qualche reputazione che l’invasione tedesca, con la conseguente guerra di trincea, ha costretto a rifugiarsi in Inghilterra.
La trasposizione in tv di questo primo Poirot, la prima della serie poi fortunata, o una delle prime (Poirot vive in una periferia, in un casa abbandonata, con altri coetanei belgi, con i quali passa le giornate esercitando l’inglese, provandoci), mostra come esibendoli gli ingredienti insuperati del film tv all’inglese – ripetuti poi con Miss Marple, Barnaby, Morse, “Downton Abbey”  e ora “The Crown”: esterni d’epoca accurati, in ambienti tipicizzati, interni per qualche aspetto sempre interessanti (sontuosi, misteriosi, luminosi, cupi, amplissimi – ricorrenti le ambientazioni Novecento, lo stile italiano anni 1920-1930, in Italia aborrito - o minimi), parte anch’essi della narrazione. Colori “naturali”. E interpreti di formazione teatrale, in grado di caratterizzare ogni personaggio, anche in ruoli marginali (concorrono all’ambientazione)
Ross Devenish, Poirot a Styles Court, Top Crime

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