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Confusione in chiesa
“Il
Vangelo non è un distillato di verità”, dice il cardinale Zuppi a Cazzullo per
l’intervista di Natale. C’è un po’ di confusione nella chiesa di Francesco.
Zuppi
non è un prete di strada, come è stato detto. Viene dagli studi, è figlio di un
direttore dell’“Osservatore Romano”, era diplomatico con la Comunità di Sant’Egidio,
e parroco dell’adiacente Santa Maria in Trastevere, che è una basilica, non ha più molti fedeli ma continua a
possedere un buon quarto di Trastevere. È stato vescovo ausiliario di Roma con
papa Ratzinger, e poi in rapida ascesa con
Bergoglio, arcivescovo di Bologna, presidente dei vescovi
italiani, cardinale. Dicono che la verità dei vangeli è amore. Di sé, di apparire
bene? Di apparire?
“L’altra
sera mi hanno invitato a una festa di Rifondazione”, continua il cardinale, “sono
venuti in tanti a chiedermi una foto, «così poi la mando a mia mamma»”. La cosa
gli fa capire che “il cristianesimo ha radici più profonde” di quanto si pensi.
Bella scoperta.
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