Eduardo liberato
La guerra dei poveri. Tra
poveri: sotto i bombardamenti c’è chi fa la fame e chi s’arricchisce sulla fame
degli altri con la borsa nera – facendo incetta di ogni sorta di bene, alimentare
e non, per rivenderlo a prezzi da usura. Questo taglio che Eduardo De Filippo
ha dato del dramma della guerra, di un autore che poi sarà molto impegnato politicamente,
è la sorpresa che a ogni rappresentazione si rinnova: il popolo può essere malvagio. L’unico gesto buono sotto le bombe, disinteressato, il salvataggio della bambina con la penicillina introvabile, un
episodio che Miniero fa durare a lungo, viene dalla coppia borghese che la
trafficante arricchita ha ridotto in miseria. La povertà è brutta – la povertà
vista quale è, senza l’obbligo di “andare verso il popolo”.
Una scommessa riuscita della
Rai. Ogni anno sotto Natale la Rai propone una commedia di Eduardo, “Il sindaco
del Rione Sanità”, con Gallo, “Natale in casa Cupiello con Castellitto padre, e
ora, di nuovo con Gallo, “Napoli milionaria” in forma non teatrale ma
cinematografica, affidata a Luca Miniero. Con qualche difficoltà, ma con
successo infine di pubblico, uno su cinque in prima serata.
La difficoltà con Eduardo è
duplice. Una è che lo si vuole rappresentare come “classico”, come mostro sacro,
e si finisce spesso per perdere la comicità che sottintende le sue commedia, le
battute, le situazioni, sotto il velo della malinconia. Quasi che bisognasse fare
i compiti, celebrare il monumento. L’altro è che, restando ancora viva per i molti
la presenza fisica di Eduardo sulla scena, i Gallo e i Castellitto, devono mimarlo,
“riprodurlo”, con la stessa maschera, la stessa mimica, gli stessi tempi,
perfino gli stessi giri e toni di frase. Mentre le commedie di Eduardo si
reggono da sole, e probabilmente ne
acquisterebbero ad affrancarsi. A essere proposte per come sono scritte. Come
in questo adattamento, da film-per-la-tv – o nella famosa rappresentazione di “Filumena
Marturano” a Londra e a Broadway, nel 1977 e nel 1979, da parte dei mattatori
Laurence Olivier e Joan Plowright.
Luca Miniero, Napoli
milionaria, Rai 1, Raiplay
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