Evasione, erosione, elusione
Si
ride del 730 dell’onorevole Conte, il leader dei 5 Stelle, che per il 2022 ha dichiarato
un reddito lordo di 24 mila euro. Su cui ha pagato appena il 7,2 per cento di Irpef
– una cosa quasi da no tax area, da
poveraccio. Un reddito lordo corrispondente a due mesi e mezzo di parlamentare,
da metà ottobre 2022, e nient’altro. Di uno che è avvocato, professore universitario,
possidente, ed è stato capo del governo fino a metà ottobre. Ma si ride male, senza
cioè ricordare che le entrate fiscali sono decimate, più che dall’evasione, illegale,
dalle pratiche legali chiamate elusione,erosione.
Si
erode sapendosi aggirare nel coacervo di norme ed eccezioni tributarie: alcuni
imponibili sono esenti da imposte, basta saperlo. Si elude disintestandosi beni
e redditi di cui pure si beneficia, e navigando tra imperfezioni e lacune delle
leggi tributarie. Si è sempre fatto, si può fare.
Conte è il capo di un partito
moralista. Ma questo non cambia: il moralismo è una tassa sugli onesti.
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