Giallo killer
Nel
primo terzo non succede niente - si procede per vedere come andrà a finire. Una
coppia di medici in vacanza a San Sebastian, lei ebrea tedesca anglicizzata,
psichiatra, lui irlandese anatomopatologo, incontrano una coppia di medici locali,
lei giovane irlandese, lui brizzolato, di Cadice. In parallelo, in breve, un
giovane scalzacani mezzo barbone, che si idealizza killer di professione, avviato
da un vecchio gay incontenibile, che lo ospita per i suo piaceri.
Il
secondo terzo è di violenze familiari, stupri, incesti, suicidi. Nell’Irlanda “cattolica”
– ma anche i protestanti non sono meglio. Con Dublino, città esanime, al centro di un paese diviso e corrotto. Nella
terza parte, la conclusiva, la storia non si conclude. Ci sono morti, sappiamo
tutto degli assassini, ma non c’è finale.
Tra
Londra, Dublino e Donostia, il nome basco di San Sebastian – il titolo
originale è “April in Spain”. Come Cossiga, i signori Quirke amano il paese basco
come l’Irlanda – “la Spagna del Nord è come l’Irlanda del Sud. Piove sempre, è
tutto verde, e sono tutti cattolici”.
Non
una buona prova, se non di abilità a “fare rigaggio”. Con l’aria di un vecchio tentativo
di romanzo esumato per stare sull’onda, per stare sul mercato. Dovremmo essere
in anni recenti, poiché successivi ai Troubles,
la guerra civile nell’Irlanda del Nord, quindi anni 1990. Ma pistole viaggiano
tranquillamente in aereo sotto l’ascella o nella stiva. E San Sebastian non ha
un aeroporto: ci si arriva, dopo l’aereo da Dublino o da Londra, con un lungo viaggio
in treno - i viaggi (in aereo) prendono molte pagine.
John
Banville, Il dubbio del killer, la
Repubblica, pp.pp. 331 € 8,90
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