Il mite velenoso
L’ennesima
autocelebrazione sorridente dell’uomo forse più divisivo del calcio - insieme
col suo amico e patrono Berlusconi (ma non altrettanto vincente). Che evitò di
portare in Nazionale di cui era commissario tecnico, al suo unico Mondiale 1994,
Vialli, Ravanelli, Del Piero, Peruzzi solo perché erano della Juventus.
Ne
portò solo due della Juventus. Conte, cui fece giocare due fece giocare due
scampoli di tempo ai quarti e in semifinale, contro la Spagna e contro la
Bulagria, fuori ruolo. E Baggio, che tenne in ansia per tutto il torneo, gioca,
non gioca?, benché la nazionale fosse asfittica e solo i 5 gol di Baggio la
portarono alla finale, contro nientemeno che il Brasile - forse anche contento
del rigore che Baggio sbagliò, regalando il titolo agli avversari.
In
funzione anti-Juventus Sacchi accettò anche di fare il direttore generale del
Real Madrid per pochi mesi. Senza altra funzione che di orientare la squadra contro
il club bianconero in un duello decisivo in Champions League. È tutto dire.
Arrigo
Sacchi, Il realista visionario,
Cairo, pp. 176 € 16,50
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