L’Europa fragile - indifesa, incapace
Il ministro Giorgetti rende noto
un colloquio che ha avuto, molto lungo, due ore e mezzo, con Kissinger (quattro ani fa, quando fu invitato
al Council on Foreign Relations?), e una lettera sugli stessi temi del colloquio
che Kissinger gli ha poi scritto. Pwr dire l’Europa fragile: esposta a tutte le
correnti commerciali e politiche, e incapace di decidere.
Una rivelazione che è un po’ la
scoperta dell’acqua calda. Ma più che mai attuale, cioè durevole. Del resto
Kissinger è stato uno statista dell’acqua calda, della Realpolitik, che l’Europa tanto disprezza.
La rivelazione è dell’Europa dopo la guerra fredda, che non ha ancora capito
che è finito il suo ruolo di avamposto contro l’impero sovietico. Che è un’isola nel grande mondo fra gli oceani.
Il Fondo Monetario così la fotografa
oggi, il giorno dopo la rivelazione di Giorgetti. L’Europa è l’area più
intrecciata agli scambi internazionali, il che la rende specialmente vulnerabile in tempo di dazi e contingenti. È anche l'area al mondo più aperta agli investimenti esteri, che presentano la stessa debolezza. Mentre non ha, si può aggiungere,
una difesa coordinata, altro che quella Nato, americana, malgrado spenda tanto.
E ha molte politiche comuni, nel senso di una sorta di perequazione continentale
della ricchezza, ma non una politica comune verso l'estero, né economica né politica
– siede passivamente nell’”Occidente”.
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