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Putin si fa i conti
Si
cerca di prendere le misure al Putin rilassato per le quattro ore di “Linea
Diretta”, la conferenza stampa popolare. In attesa che i servizi di intelligence ne escogitino i punti
deboli, la conferenza messo in chiaro alcuni punti.
Quella
contro l’Ucraina non è più una “operazione speciale” per riportare il paese
sulla “retta via” ma una guerra, contro l’Occidente. Mosca la combatte con 617
mila soldati al fronte, e col reclutamento in corso di mezzo milione di “volontari”.
La
Russia non è contro la guerra all’Ucraina. Nessuno ne contesta la legittimità,
anche fra gli oppositori politici di Putin. I dubbi e le critiche riguardano l’efficacia
dell’attività bellica.
È
comune sentire, come di Putin, che Ucraina e Russia fanno un unico popolo, solo
diviso in due stati. E che un’Ucraina membro attivo della Nato, cioè di un’alleanza
nemica, merita la guerra. L’obiettivo, la cosiddetta denazificazione, è la smilitarizzazione
dell’Ucraina . quanto meno l’impegno a non entrare in un’alleanza nemica.
L’Occidente,
in tutte le sue forme, non solo la Nato, anche la Ue, è estraneo alla Russia,
che fa storia a sé – sono preistoria i corteggiamenti dello stesso Putin al G 7
e a Bruxelles.
Le
sanzioni hanno creato inflazione. Ma la produzione è ai massimi, spinta dall’industria
bellica. E le riserve monetarie praticamente intatte, agli sbocchi europei di
petrolio e gas avendo supplito altri mercati, e il coordinamento con l’Arabia
Saudita e gli Emirati avendo consentito di tenere alti i prezzi degli idrocarburi.
Mentre monta la produzione di minerali rari.
Nella
conferenza stampa non è stato toccato l’argomento armi nucleari. Ma tutti i centri
studi strategici russi –anche privati, e non di regime – ne stanno valutando l’uso,
se necessario, a fini tattici.
A
margine della conferenza, calcoli non si sa quanto artefatti, comunque verosimili
e creduti, dicono che l’Europa ha sofferto le sanzioni più che la Russia, in
termini d’inflazione e di caro-denaro.
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