martedì 12 dicembre 2023

Un omaggio alla paternità, e alla terra madre

Un tributo, rarissimo, alla paternità. Ma in una commediola, di e con Sebastian Maniscalco, un po’ scontata: sul tema americano eterno del clash di culture, inevitabile in un paese di immigrati. Qui tra immigrati meno recenti, che quindi si nominano in dinastie, cogli ordinali romani, e immigrati più recenti, siciliani, parrucchieri. Un conflitto risolto, come ora è d’uso, a tavola, con la irresistibile cucina italiana, o siciliana.
La regista e l’attore-sceneggiatore pagano il loro tributo alle radici. Ma come svogliati, a una recita scolastica, ognuno recita a turno la sua parte. Il più applicato è De Niro, il papà parrucchiere, cui incombe reggere i novanta minuti. Sorprendente è solo, curiosamente, questo bisogno di italianità, in questi anni 2020 – a vedere il film nella smagata Italia.
Maniscalco, attore comico, ha fatto di meglio in “Green Book”, e in “The Irishman” di Scorsese – qui è fulminante solo nei titoli di testa,  nelle battute sulle “meraviglie” delle migrazioni. Anche Terruso (regista giovane e già affermata in America, qui è al suo quarto o quinto film in pochi anni) ha qualche lampo nei titoli di testa, vecchie e nuove fotografie, della Sicilia e dell’America, sorprendenti benché solo di qualche decennio fa.
Laura Terruso, Papà scatenato, Sky Cinema

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