A Occidente ci sono solo gli Stati Uniti
Si continua a dire “Occidente”, per
ogni iniziativa che riguardi la Russia, la Cina, l’Iran, l’islam, l’Africa ma
s’intende gli Stati Uniti: il Millennio è caratterizzato da un distacco deciso
degli Stati Uniti dall’Europa, anche solo dalla cerimoniosità di facciata, che
ha fatto velo finora alla inerzia o superficialità europea. Obama era gentile e
riceveva tutti, ma palesemene annoiato ai vertici a sette. Con Biden non ci
sono praticamente contatti di Washington con Berlino e Parigi, le capitali che
si presumono leader dell’Europa. Non sull’Ucraina, non sulle sanzioni alla Russia,
non sull’energia, non sulla transizione verde, e naturalmente non sui rapporti
con la Cina e con il resto del mondo. Con Trump i contatti c’erano, ma “tempestosi”:
il presidente–affarista non tollerava l’inconsistenza ammantata di sussiego
dell’Europa.
È l’Europa che è scomparsa dalla scena internazionale? Sono gli Stati Uniti
che tengono l’Europa divisa, vuota, ai margini? L’Europa pagherà caro la presidenza
Biden, che pure è considerata gentile, e quasi ritrosa: Biden l’ha fatta
sparire, senza grandi magie. Praticamente, senza le chiacchiere di Trump, senza
nemmeno farci caso. In Ucraina. In Israele. Ora nel mar Rosso.
L’aborrito Trump fece al confronto
moltissimo per stabilizzare Israele, con
Gerusalemme capitale e gli “accordi di Abramo”. E mosse decisive fece col solo
ausilio di un genero, giovane, uomo d’affari, non.politico: per stabilizzare Israele
non ci vuole – non ci voleva prima della guerra – molto.
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