lunedì 22 gennaio 2024
Appalti, fisco, abusi (239)
Si
chiama Cvv, Corrispettivo di Commercializzazione e Vendita, che non vuole dire
niente - s’impone nel linguaggio delle “grida” manzoniane - ma è una tassa.
Anche cospicua, 11 euro al mese. Che bisogna pagare anche se in quel mese non si
è accesa la luce perché in viaggio, in ospedale o altrove: 132 euro l’anno. Una
tassa a beneficio dei privati, i gestori elettrici, una novità assoluta. Non di
scopo, per fare qualcosa, una tassa e basta. Disposta dall’Arera, che è l’Agenzia,
pubblica, dovrebbe proteggere i consumatori di elettricità e gas. Protettiva
nello stile mafioso, evidentemente.
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