Il BarLume riapre stanco
L’atteso “ritorno” dei quattro vecchietti di Pineta,
di Massimo, della Fusco, della Tizi, con Pasquali sindaco e Tassone questore, dopo essere stato capo
della polizia e ministro dell’Interno, è sfocato. Attorno a un plot consistente, la morte di un consulente
finanziario di provincia, capace solo di far sparire i milioni, e alla trovate
mirabolante di un concerto in piazza di Orietta Berti, il dialogo è svolto
(sceneggiato? montato? recitato? ) svogliatamente.
Guzzanti ce la mette tuta – lega ogni scena,
nel vecchio progetto di dare un tocco goldoniano alla pochade – ma senza un ruolo né battute di smalto. Timi si vede
poco. I quattro pure, e solo attorno all’aperitivo. Mascini compare di più, ma come Guzzanti, dice
quello che deve dire, niente repartees.
Solo Di Mauro ha trovare brillanti, che però è marginale al luogo e alle sue
storie.
Roan Johnson, Il pozzo dei desideri, Sky
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