Il colore della libertà, grigio
Se la libertà è pulire i cessi, firmati ma per questo più tristi, in albe immutabilmente livide,
di una Tokyo murata. In superotto. Con molte canzoni americane anni 1970-1980,
ma sottovoce. Per due ore, con poche intermissioni – lavarsi nudi al bagno
pubblico, di solito.
Un monumento ai nastri: che non ci sia un exploit in agguato della
musica su nastro, dopo l’improbabile 33 giri? Una cosa fa impressione: muri sgombri a Tokyo degli sgorbi dei writers - la pulizia come disegno totale.
Wim Wenders, Perfect days
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