Il giornalismo fa pipì
A
un certo punto la causidica, didattica, maestrina dalla penna rossa presidente del consiglio
interrompe la risposta (o l’a completata? parla l’uno parla l’altra, ma non è
un botta e risposta) per dire: “Scusatemi, ma ho urgente bisogno di andare al bagno”,
qualcosa del genere. Mai visto, mai pensato che potesse accadere – il potere
non ha bisogni. E non è una gag
comica: è ben la conferenza stampa di fine anno, per assemblea giornalistica monumentale,
niente spazi vuoti, del capo del governo, della sesta o settima, o quel che è,
potenza mondiale.
Grande
parata di “giornalismo” per la conferenza stampa di Meloni, nessuno vuole
mancare. Con domande lunghe e risposte
lunghissime, per tre ore: 45 domande\risposte, quattro minuti ognuna, che sono un tempo interminabile in una conversazione. Ma è una conferenza stampa? Nemmeno Putin la mena
così lunga. I giornalisti ci sono ma non fanno domande, parlano – la menano
vagando, per “uscire” in tv, per prolungare l’“uscita”.
Il
giorno dopo, dai lacerti di Blob, la casa dei reduci, in attesa di Bollani a
Via dei Matti N. 0, emerge una presidente del consiglio di spalle, minuta più
del solito, in fuga scomposta, verso il bagno si suppone, a fare pipì. Un fuori
onda, certo, Rai. Fornito dalla stessa Rai, recentemente occupata dalle “forze
della reazione”. Il sovietismo è vivo e combatte insieme a noi – una volta la
violenza era di destra, l’irrisione, l’accanimento.
Sempre
il giorno dopo, “la Repubblica” colpisce Meloni in conferenza stampa con una
dozzina di titoli oltraggiosi, compresa la rubrica della posta e gli opinionisti,
vittimismo, omertà, ricatti, questione morale, fregnacce, il partito armato,
schierando altrettanti giornalisti. Colpisce ma non affonda, la ex corazzata di Scalfari. Che si ricopre citando in un angolo tre frasi killer. Che la smentiscono. Lo stesso giornale che della conferenza stampa ha dato la
diretta in sintesi più precisa, per lettori quindi che sanno cosa si è veramente detto. C’è una logica? Forse
sì: la politica è un cesso.
Nessun commento:
Posta un commento