sabato 27 gennaio 2024
Il mondo com'è (470)
Berberi – Una nuova minoranza si affaccia sul Mediterraneo, non secessionista ma
abbastanza forte da ridefinire gli assetti costituzionali e la politica interna
dei due paesi maggiori del Maghreb, l’Algeria e il Marocco – e in prospettiva
la Libia: i berberi. Il re del Marocco Maometto VI ha decretato festa nazionale
il capodanno berbero il 14 gennaio, e il berbero lingua nazionale, alla pari
dell’arabo. Una decisa presa di posizione con un occhio malevolo, forse,
all’Algeria, la nemica di troppe questioni - dove le rivendicazioni della
minoranza berbera sono terreno di attriti. Ma è un fatto che il Marocco è da
qualche tempo ufficiosamente bilingue. I berberi sono stimati essere il 40 per
cento della popolazione marocchina. In Algeria, invece, le rivendicazioni berbere, che sono sempre state forti, già in epoca coloniale e nella stessa guerra di liberazione, in antitesi alla parte araba della popolazione, sono contrastate dal governo centrale, per il rischio secessionista, essendo concentrate e prevalenti soprattutto nel Nord-Est.
Darmanin – Gérald Darmanin, il ministro dell’Interno francese, riconfermato anche nella nuova compagne guidata dal giovanissimo premier Attal, che ha provocato almeno due incidenti con l’Italia con le sue critiche alla “superficialità” italiana in materia di blocco dell’immigrazione clandestina e di rimpatri, sarebbe di origine italiana. La biografia ufficiale lo vuole “di famiglia
di lavoratori, con radici algerine e maltesi”. Il padre, Gérard, gestiva un bistrò, la madre, Annie Uakid, lavorava
come colf. Più in là, la biografia si spinge solo dal lato materno: il nonno,
Mussa Uakind, era stato sottufficiale dell’esercito francese, decorato al
valore, un resistente delle Forze Francesi dell’Interno nella Francia occupata,
e un harki, un algerino lealista,
nella guerra di Liberazione dell’Algeria,1954-1962 - contro l’indipendenza
dell’Algeria).
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