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La guerra in Ucraina come una guerra by proxy alla Russia
“La
storia di una Russia malvagia, irrazionale, intrinsecamente espansionista e con
un leader paranoico al comando, contrapposta alle virtù di Stati Uniti ed
Europa, è una costruzione strana e confusa della memoria, incoerente con tutta
una serie di eventi perfettamente consequenziali degli ultimi trent’anni;
eventi la cui importanza e il cui significato dovrebbero essere immediatamente evidenti a tutti. In
effetti, la stessa narrazione occidentale predominante può essere vista come
una forma di paranoia”. Questo forse è vero ma è inverosimile. Si spiega invece
con una “costruzione” abile dell opinione, giorno dopo giorno. Coerente con
un’altra conclusione del pamphlet, in
apertura: “La sconfitta e l’indebolimento della Russia è esattamente ciò che nuova politica statunitense mira a raggiungere”.
L’elenco
è impressionante delle “preparazioni” militari Nato, di fatto anglo-americane,
contro la Russia negli ultimi trent’anni. E delle promesse e impegni americani,
in nome e per conto della Nato, di un’estensione dell’alleanza, nominalmente
difensiva, nel cuore della Russia – come una Cuba gigantesca piantata di
missili contro gli Usa. L’elenco delle preparazioni-provocazioni: “Se gli
Stati Uniti non avessero esteso la Nato fino ai confini con la Russia; se non
avessero schierato sistemi di lancio di missili con capacità nucleare in
Romania e non li avessero messi in cantiere in Polonia e forse anche in altri paesi; se non avessero
contribuito al rovesciamento del governo ucraino democraticamente eletto nel
2014 (finanziando e sostenendo con la propaganda l’estrema destra ucraina,
n.d.r.); se non si fossero ritirati dal trattato ABM e dal trattato sui missili
nucleari a gittata intermedia, e non avessero poi ignorato i tentativi russi
di negoziare una moratoria bilaterale su tali dispiegamenti; se non avessero condotto
esercitazioni a fuoco vivo in Estonia per addestrarsi a colpire obiettivi
all’interno della Russia; se non avessero organizzato una vasta esercitazione
militare di trentadue nazioni vicino al territorio russo; se non avessero raccordato
l’esercito americano con quello ucraino, se…, se…. Se gli Stati Uniti e i loro
alleati della Nato non avessero fatto
tutte queste cose, la guerra in Ucraina probabilmente non sarebbe scoppiata.
Penso sia un’affermazione ragionevole”.
Abelow
non ha grandi credenziali. È solo un pubblicista, con studi di Storia e, si deduce,
di Medicina, attivista anti-nucleare. Ma dà informazioni riscontrabili, e usa
inquadramenti inoppugnabili. Si limita peraltro a dire le cose che si sanno ma non sono state
dette in questi due anni di guerra, ed è tanto. Anche a leggerlo come un articolo
di giornale, si capisce quanta roba ci manca, non è detta, nemmeno lasciata
intendere. Il che significa che c’è una rete molecolare – pervasiva,
insistente, accorta - di disinformazione, di “creazione” dell’informazione.
L’Ucraina
è irrilevante per gli Stati Uniti, è un altro argomento del pamphlet: per la sicurezza degli Stati Uniti,
per l’empatia degli americani – non ne sanno nulla, e non hanno imparato
nulla, la “narrazione americana della Russia” è semplicistica: è una potenza ostile agli ordini di un dittatore. L’Ucraina è solo una pedina in uno
scacchiere. Uno dei cimiteri dell’ultimo imperialismo Usa, si può aggiungere, degli ultimi trenta anni, già
sfiancato da troppe “guerre giuste” o “guerre di liberazione” dopo il Vietnam,
in Serbia, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria. Senza contare, nota il pamphlet, che Zelensky è “uomo molto legato alla famiglia Biden”.
Eletto con una vasta percentuale di voto popolare, 70 per cento, e anche con
molte risorse. Ma la guerra in Ucraina, va ancora aggiunto, è per un altro
aspetto vincente in ottica americana – il titolo dice “Occidente” ma intende
gli Stati Uniti: si distrugge l’Europa, ogni residuo velleitario di Europa unita e potente dopo il crollo del sovietismo. Si dice by proxy nel gergo diplomatico-militare per dire per procura, e se così è quella americana è piuttosto una guerra-capolavoro: una guerra contro la temuta Fortezza Europa fatta combattere alla stessa Europa. Un filo razionale insensato? La razionalità è solo conseguente alle premesse.
Benjamin
Abelow, Come l’Occidente ha provocato la
guerra in Ucraina, Fazi, pp. 81 € 10
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