mercoledì 17 gennaio 2024

L’Europa sopravvive (male) col lavoro immigrato

Le differenze salariali fra lavoro nazionale e lavoro immigrato continuano a essere sostanziose. Dai dati Inps di novembre, riferiti al 2022, oltre un terzo dei lavoratori extracomunitari, il 36 per cento, risulta avere una retribuzione annua inferiore ai 10 mila euro. E quasi un terzo, esattamente il 28,9 per cento, delle famiglie con almeno un componente straniero sono in “povertà assoluta”.
Andamento analogo ha la remunerazione dell’immigrazione in Germania. In entrambi i paesi si stima che ha retribuzione media del lavoratore immigrato è il 60 per cento  della retribuzione media  nazionale del lavoro salariato.
D’altra parte, se l’Europa sopravvive male, cresce cioè economicamente poco, molto meno che Stati Uniti e Cina, è perché fa affidamento su un lavoro povero, cioè a bassa produttività.

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