L’irredimibile Orlando
Il prode Orlando, ultimo sopravvissuto del Pci nella politica,
si direbbe un reduce irreducibile. Dice no a tutto nel partito – il Pd. Niente
abolizione del delitto di abuso d’ufficio, nel nome della questione morale. E
niente armi all’Ucraina, nel nome della pace.
Olando è onesto, come si suole dire degli ex Pci. Nel senso
che non ruba. E non capisce – ripete i mantra di un Comitato Centrale che non
c’è più, da mezzo secolo o quasi (Berlinguer l’aveva soppiantato, uomo forte). È sempre l’uomo del partito impegnato per la “pace” – manifestazioni
“oceaniche”, dietro l’Armata Rossa. E del partito della questione morale –
sostenuta con i dollari, l’oro e le pelli di Mosca.
Orlando, che pure molto è stato impiegato come ministro, da una
dozzina d’anni circa, è sempre giovanissimo. Forse sarebbe l’ora anche per lui di
andare a scuola.
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