lunedì 29 gennaio 2024

Londra mosca cocchiera

Il motore della guerra alla Russia è a Londra. È a Londra che si sono fabbricati e si fabbricano i dossier contro la Russia. E tutte le “notizie” che giornalmente ci gravano sulla Russia.
All’apparenza, Londra fa questo gioco poco seriamente, come lo fa con le cronache regali di cui ci subissa – lo fa per gioco. Nella sovversione dell’Ucraina quindici anni fa, patrocinando l’estrema destra come forza liberatrice di piazza. Nell’avversione al Nord Stream 2, il grande gasdotto Russia-Germania, che non ha finanziato – e due anni fa avrebbe sabotato. Col dossier Russiagate. Col boicottaggio degli accordi di Minsk – da cui era esclusa – che dieci anni fa risolvevano il contenzioso Russia-Ucraina. Con l’“armiamoci e partite” nel 2021 dei gruppi nazionalisti ucraini. Soprattutto con la “narrazione” della guerra in Ucraina, di Putin-Hitler, dell’attacco russo uguale all’aggressione neazista nel 1939. Con lo scopo, evidente, di rendere impossibile ogni composizione del conflitto.
Apparentemente, Londra lo fa “per sport”. Come i suoi nobili e notabili che al tempo della guerra fredda parteggiavano e spiavano per Mosca, da Graham Greene in giù. Ma la guerra non si fa per sport. È la City che muove il “banco”? Giochi imponenti di denaro sono possibili anche con le paci. C’è qualcosa di misterioso, se il capo delle forze armate invita i cittadini inglesi a prepararsi alla guerra con la Russia, e non viene nemmeno deriso.

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