domenica 7 gennaio 2024

Ombre - 701

“Nel 2023 i contribuenti in regola hanno subito un prelievo fiscale del 47,4 per cento” del reddito, “quasi cinque punti in più del prelievo ufficiale, 42,5” – Cgia di Mestre. Nell’un caso e nell’altro un record, mondiale. Obiezioni? Come non detto.
Preliivo forzoso e evasione-elusione vanno insieme. Basterebbe quindi poco per riequilibrare il sistema fiscale – e per ridare fiato ai tartassati. Ma questo non è tema d’informazione.
 
Oggi si vota in Bangladesh, paese ancora esotico benché molti bengalesi siano ormai italiani. Un paese democratico. Solo che le elezioni le vince sempre la stessa persona, Sheikh Hasina, che è una donna, di 76 anni, da venti a capo del paese, e ora vuole farlo per altri cinque. Bollando di corruzione e imprigionando gli avversari. Che sono avversarie.


Sheikh Hasina è il premier donna più longevo del mondo, più di Thatcher, Indira Gandhi, e Merkel, altre donne ferree al comando ultimamente. La differenza di genere sarà sbagliata, ma la performatività di J.Butler (la perfomance di genere crea il genere) dice che il potere è genere spaventoso – altro che maschilismo.

45 domande alla presidente del consiglio ha contato “la Repubblica” per la conferenza stampa. Quindi in Italia ci sono 45 giornali, radiogiornali e telegiornali. Non si direbbe, da quello che si legge – cioè niente: i media non fanno più l’opinione pubblica (si fa giornalismo come fanno i social, per catturare pubblicità, qualche briciola). Vi concorrono forse, ma da gregari: tutte le ultime elezioni, i governi, le leggi si sono fatti senza e contro i media.
 
Fa scandalo il giudice Devi perché ha esposto – su X-twitter – la forma mentis del giudice italiano, contabile e non: uno sbirro irresponsabile. Fa scandalo agli italiani perché sono ipocriti.
 
La benedizione alle coppie omosessuali va data, il papa non torna indietro. Ma distrattamente, per  10-15 secondi, non di più, il tempo del gesto con la mano, chiarisce il cardinale del papa per la dottrina della fede. Distrattamente, senza guardare in faccia la coppia? La chiesa in mano a due argentini, non ci si pensa, ma nemmeno Fo l’avrebbe immaginato.
In effetti, dev’esserci sotto lo Spirito Santo -  dopo Avignone il papato non sembrava potesse inventarsi altre stranezze.
 
L’“Economist” dice l’Europa “un’area che conta per un quinto dell’economia mondiale”. Non “conta”, lavora un quinto del pil mondiale conta poco più di nulla. È curioso come l’Europa non conti nel mondo, nella finanza, il commercio (le regole del commercio, o Wto, le sanzioni, i dazi, i contingenti), la guerra e la pace, anche il cinema e la letteratura, lo sport. Non eccelle in niente. Neanche nella corruzione: è corrotta ma non abbastanza.
 
Alfier e della scalfariana “questione morale” “la Repubblica” fa Conte. Non l’allenatore, peraltro da qualche anno disoccupato, il Conte che ha fatto il presidente del consiglio, col reddito di beneficenza e la casa gratis, un paio di centinaia di miliardi presi dal risparmio forzoso dei lavoratori per pagarsi la campagna elettorale.  
 
Il Conte ex presidente del consiglio ora capo dei 5 Stelle si querela (vuole un giurì d’onore in Parlamento)  contro l’accusa di avere formato il Mes riformato quando non era più capo di un governo, dimissionario. Però lo ha firmato, su questo non ci piove. E ora in Parlamento gli vota e fa votare contro – contro il Mes da lui approvato.
 
Si direbbe questo Conte poco serio. Ma non per i media. Che anzi lo magnificano come un capo della sinistra politica. Anche per questo i media non sono più in Italia l’opinione pubblico, perché dicono scemenze.
 
Giuliano Amato, che Meloni ha messo a capo della commissione Intelligenza Artificiale per l’informazione, teme, confida a “la Repubblica”, una “deriva autoritaria” del governo che lo ha nominato. Ma non rifiuta l’incarico, e non di dimette poi. Si dimette dopo che Meloni lo irride come quello che alla Corte Costituzionale vorrebbe solo giuristi democratici, cioè del suo partito. Si direbbe una prima applicazione dell’IA, che, come si sa, non può dire che quello già si sa.
 
Sullo stesso giornale che con Amato teme e lamenta la “deriva autoritaria”, “la Repubblica”, la redazione romana scopre: “Al Quisisana”, la clinica romana  dove morì, “una targa per ricordare Gramsci. L’ha chiesta Sangiuliano”. Sangiuliano è il ministro della Cultura – dobbiamo dirlo erede di Gentile (ma Gentile non salvò Grasmsci)?
 
Gli Stati Uniti sono diventati il primo esportatore al modo di gas naturale. L’Europa è il primo cliente degli Stati Uniti. Di gas naturale liquefatto, gnl. Un po’ più caro e più rischioso quindi di quello russo che arrivava via tubo, e non si doveva liquefare e poi rigassificare, e non aveva bisogno di costose infrastrutture (impianti di liquefazione, navi metaniere, impianti di rigassificazione). L’effetto sostituzione era pronto e si è realizzato subito, anche se il gnl richiede infrastrutture complicate.
 
Trump si lamentava che l’Europa non spende abbastanza per la difesa. Biden ha trovato il modo di farla spendere di più, anche se per l’approvvigionamento energetico. Trump parlava, Biden fa.
 
Dunque Pignatone, l’inquirente integerrimo nominato dal papa suo giudice, ha “regalato” le condanne a suoi imputati, Becciu&co, spiega il pio Filippo Di Giacomo. Non irrogato – altro giuridicismo letterario – ma regalato. Solo che “questa letteraria sentenza”, nota il vaticanista, è “sospettata di essere stata fabbricata in anticipo per alzare una cortina fumogena sulle vere «menti» del vecchio e nuovo mondo, con o senza tonaca, autori del pastrocchio londinese”, un palazzo comprato a perdere, “per il quale le condanne sono state «regalate»”. Pignatone come Babbo Natale, seppure di parte, papale papale.
 

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