Ombre - 701
“Nel
2023 i contribuenti in regola hanno subito un prelievo fiscale del 47,4 per
cento” del reddito, “quasi cinque punti in più del prelievo ufficiale, 42,5” – Cgia
di Mestre. Nell’un caso e nell’altro un record, mondiale. Obiezioni? Come non
detto.
Preliivo
forzoso e evasione-elusione vanno insieme. Basterebbe quindi poco per riequilibrare
il sistema fiscale – e per ridare fiato ai tartassati. Ma questo non è tema d’informazione.
Oggi
si vota in Bangladesh, paese ancora esotico benché molti bengalesi siano ormai
italiani. Un paese democratico. Solo che le elezioni le vince sempre la stessa
persona, Sheikh Hasina, che è una donna, di 76 anni, da venti a capo del paese,
e ora vuole farlo per altri cinque. Bollando di corruzione e imprigionando gli
avversari. Che sono avversarie.
Sheikh
Hasina è il premier donna più longevo del mondo, più di Thatcher, Indira
Gandhi, e Merkel, altre donne ferree al comando ultimamente. La differenza di
genere sarà sbagliata, ma la performatività di J.Butler (la perfomance di genere crea il genere)
dice che il potere è genere spaventoso – altro che maschilismo.
45
domande alla presidente del consiglio ha contato “la Repubblica” per la
conferenza stampa. Quindi in Italia ci sono 45 giornali, radiogiornali e
telegiornali. Non si direbbe, da quello che si legge – cioè niente: i media non
fanno più l’opinione pubblica (si fa giornalismo come fanno i social, per
catturare pubblicità, qualche briciola). Vi concorrono forse, ma da gregari: tutte
le ultime elezioni, i governi, le leggi si sono fatti senza e contro i media.
Fa
scandalo il giudice Devi perché ha esposto – su X-twitter – la forma mentis del giudice italiano, contabile e non: uno sbirro
irresponsabile. Fa scandalo agli italiani perché sono ipocriti.
La
benedizione alle coppie omosessuali va data, il papa non torna indietro. Ma distrattamente,
per 10-15 secondi, non di più, il tempo
del gesto con la mano, chiarisce il cardinale del papa per la dottrina della
fede. Distrattamente, senza guardare in faccia la coppia? La chiesa in mano a
due argentini, non ci si pensa, ma nemmeno Fo l’avrebbe immaginato.
In
effetti, dev’esserci sotto lo Spirito Santo -
dopo Avignone il papato non sembrava potesse inventarsi altre stranezze.
L’“Economist”
dice l’Europa “un’area che conta per un quinto dell’economia mondiale”. Non “conta”,
lavora un quinto del pil mondiale conta poco più di nulla. È curioso come
l’Europa non conti nel mondo, nella finanza, il commercio (le regole del commercio,
o Wto, le sanzioni, i dazi, i contingenti), la guerra e la pace, anche il
cinema e la letteratura, lo sport. Non eccelle in niente. Neanche nella
corruzione: è corrotta ma non abbastanza.
Alfier
e della scalfariana “questione morale” “la Repubblica” fa Conte. Non
l’allenatore, peraltro da qualche anno disoccupato, il Conte che ha fatto il
presidente del consiglio, col reddito di beneficenza e la casa gratis, un paio
di centinaia di miliardi presi dal risparmio forzoso dei lavoratori per pagarsi
la campagna elettorale.
Il
Conte ex presidente del consiglio ora capo dei 5 Stelle si querela (vuole un
giurì d’onore in Parlamento) contro l’accusa
di avere formato il Mes riformato quando non era più capo di un governo,
dimissionario. Però lo ha firmato, su questo non ci piove. E ora in Parlamento
gli vota e fa votare contro – contro il Mes da lui approvato.
Si
direbbe questo Conte poco serio. Ma non per i media. Che anzi lo magnificano
come un capo della sinistra politica. Anche per questo i media non sono più in
Italia l’opinione pubblico, perché dicono scemenze.
Giuliano
Amato, che Meloni ha messo a capo della commissione Intelligenza Artificiale
per l’informazione, teme, confida a “la Repubblica”, una “deriva autoritaria”
del governo che lo ha nominato. Ma non rifiuta l’incarico, e non di dimette poi.
Si dimette dopo che Meloni lo irride come quello che alla Corte Costituzionale vorrebbe
solo giuristi democratici, cioè del suo partito. Si direbbe una prima applicazione
dell’IA, che, come si sa, non può dire che quello già si sa.
Sullo
stesso giornale che con Amato teme e lamenta la “deriva autoritaria”, “la
Repubblica”, la redazione romana scopre: “Al Quisisana”, la clinica romana dove morì, “una targa per ricordare Gramsci.
L’ha chiesta Sangiuliano”. Sangiuliano è il ministro della Cultura – dobbiamo
dirlo erede di Gentile (ma Gentile non salvò Grasmsci)?
Gli
Stati Uniti sono diventati il primo esportatore al modo di gas naturale. L’Europa
è il primo cliente degli Stati Uniti. Di gas naturale liquefatto, gnl. Un po’
più caro e più rischioso quindi di quello russo che arrivava via tubo, e non si
doveva liquefare e poi rigassificare, e non aveva bisogno di costose
infrastrutture (impianti di liquefazione, navi metaniere, impianti di
rigassificazione). L’effetto sostituzione era pronto e si è realizzato subito,
anche se il gnl richiede infrastrutture complicate.
Trump
si lamentava che l’Europa non spende abbastanza per la difesa. Biden ha trovato
il modo di farla spendere di più, anche se per l’approvvigionamento energetico.
Trump parlava, Biden fa.
Dunque
Pignatone, l’inquirente integerrimo nominato dal papa suo giudice, ha “regalato”
le condanne a suoi imputati, Becciu&co, spiega il pio Filippo Di Giacomo.
Non irrogato – altro giuridicismo letterario – ma regalato. Solo che “questa
letteraria sentenza”, nota il vaticanista, è “sospettata di essere stata
fabbricata in anticipo per alzare una cortina fumogena sulle vere «menti» del
vecchio e nuovo mondo, con o senza tonaca, autori del pastrocchio londinese”,
un palazzo comprato a perdere, “per il quale le condanne sono state
«regalate»”. Pignatone come Babbo Natale, seppure di parte, papale papale.
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