Ombre - 703
È
Netanyahu che ha “creato”, di fatto, Hamas nei suoi trent’anni di governo, armandolo
contro l’Olp, la vecchia organizzazione militare palestinese . Lo dice Josep
Borrell, il commissario Ue agli Esteri, che è critico della destra israeliana e
di Netanyahu in particolare. Ma è vero.
Israele
ha fatto come gli Stati Uniti con Al Qaeda in Afghanistan. Ma Netanyahu di più:
si è creato il nemico con cui sorreggersi.
“Il
Sole 24 Ore” conteggia i posti in palio al voto amministrativo di primavera,
che coinvolgerà quasi la metà dei Comuni (il 46,7 per cento), a fra essi solo poche
città, 27 su 109 capoluoghi, e non le maggiori. Sono 57.386, di cui 3.697 da sindaco,
11.030 da assessore e 42.659 da consigliere. Contando tre candidati per ogni posto,
circa 150 mila politici in lista. Nel totale nazionale, per estrapolazione, 4-500
mila “lavoratori” della politica. Il triplo degli addetti dell’automotive, il maggior settore
industriale.
70
mila euro per una licenza di taxi dal Comune di Roma, 96 mila a Milano. Contro
un media di mercato, nelle (poche) transazioni private delle licenze in essere,
di 130 e 160 mila euro rispettivamente. Come una licenza per estrarre oro. Ma il
taxi rende tanto? No, il costo della licenza è un valore di scarsezza provocato:
basta non dare licenze,e quando si danno darne poche. Lo Stato capitalista
irsuto dalle grandi fauci, nella forma all’apparenza benevola del Comune.
Bill Gates va al Quirinale col sorriso stampato, sguardo
assente, gesti frettolosi, saluta il presidente Mattarella con la mano sinistra
in tasca, fa una serie di selfie col
presidente, con lo stesso sguardo fisso sorridente (un rictus? chirurgia plastica,
come il presidente Biden?) e la testa altalenante, su e giù come se approvasse (il
palazzo? gli arredi? i corazzieri, l’interprete? ), e se ne va. Sono tour che molti tycoon americani usano fare periodicamente, per un spot gratuito sui media. L’indomani sui media grandi titoli: l’intelligenza
artificiale al Quirinale”. Ecco, Microsoft si è rilanciata in Italia – mercato piccolo
ma non disprezzabile, vale un giorno e mezzo di sorrisi.
Il
giurista e grand commis Busia (Anac)
si preoccupa: “Ma se saltano le regole si spalancano le porte alle condotte
illecite”. Bella scoperta. Ma di che regole parliamo, delle nomine inutili, mille,
diecimila, centomila, e milionarie, come quella i presidente dell’Autorità
Nazionale Anticorruzione?
“Eravamo
d’accordo (su un’intesa dopo l’occupazione della Crimea, n.d.r.), ma hanno
deciso di buttare tutto nella spazzatura, lo hanno ammesso pubblicamente. Hanno
detto: «Sì, eravamo pronti, poi è arrivato l’allora primo ministro britannico
Boris Johnson e ci ha convinti a non attuare quell’accordo»”. Lo dice Putin, per
tentare di rubare la scena a Zelensky a Davos. Il problema è che è vero – erano
gli “accordi di Minsk”, patrocinati dalla Ue, da Merkel per conto della Ue.
Una
proprietà assente, una società senza manager (dimissionari), un team gestionale e sportivo avventizio, una
squadra mezza malata, cioè la As Roma, e tutto si risolve licenziando l’allenatore.
Non è un problema romano, i supporter
della Roma sono sconcertati, è il modo d’essere del calcio, avventizio – del calcio
italiano, poco serio, tra partite fatte dagli arbitri, e squadre dai
procuratori, per il mercato delle provvigioni, sempre più ricco (si gestiscono nei
paradisi fiscali, si possono condividere tranquillamente).
La
titolare di una pizzeria, piccola, di paese, persona in età, equilibrata e
molto altruista, denuncia sui social una
recensione di disprezzo per il suo locale perché serve i disabili. La famiglia
Lucarelli fa ricerche, e denuncia la titolare di essersi inventata la
recensione per farsi pubblicità. I Carabinieri sottopongono la titolare a
interrogatorio per sapere se è vero. Il tutto in tre giorni, due e mezzo. Poi
si dice che non c’è giustizia in Italia.
O
non saranno i Lucarelli i comandanti in petto
dei Carabinieri?
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