sabato 13 gennaio 2024

Ritorno allo Stato

Dopo l’ex Sip-Stet, ora Tim, l’ex Italsider – quello che ne resta: Taranto. Si rinazionalizza ciò che era stato privatizzato venticinque anni fa - da Draghi – trionfalmente. Non per una migliore gestione ma per l’ideologia del “mercato”. Come se l’acciaio pubblico non si vendesse, con un utile. Si rinazionalizza, non “si salva”: si rimette in moto un’impresa che funziona, se gestita bene. Senza una nota critica, una sola, alle privatizzazioni di programma e al mercato.
C’è il miracolo, nelle privatizzazioni, di Eni, Enel e Poste, che macinano profitti – a vantaggio soprattutto del Tesoro. Ma non sono un’eccezione, sono gruppi privati solo in parte, la gestione è pubblica.
Curiosamente, solo le banche sono state privatizzate integralmente con successo, con i miracoli Intesa e Unicredit. Lo stesso settore nel quale un vero e proprio salvataggio è ora in atto, del Monte dei Paschi. La banca che venticinque anni fa, prima delle “privatizzazioni”, figurava la più solida.
Si deve il miracolo delle banche a Fazio, il governatore della Banca d’Italia che ne gestì la privatizzazione, l’unico governatore condannato per questo al carcere, per il crimine “attaccapanni” di aggiotaggio? Antonveneta, per la cui “sistemazione” Fazio è stato condannato da Milano, è poi costata il fallimento al Monte dei Paschi. Bnl, per la quale Fazio è stato a lungo processato (condannato e assolto), era la prima banca per “attivo tangibile”, ora è l’ottava – preceduta perfino da Crédit Agricole Italia, che raccoglie briciole locali.   

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