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Volponi da urlo
Un Volponi diverso - com’era
da scrittore, prima dell’impegno assiderante. Prima di Bossi, il romanzo
dell’Italia frammentata di Cattaneo e Pisacane.
Si ripubblica a cinquant’anni
dalla prima edizione, in vista del centenario della nascita, l’unico libro fra
i suoi tanti non ristampato – forse perché scorretto. Con prefazione di Paolo Di Stefano.
Una
delle prime “Riletture” di questo sito lo consigliava nel 2008, “Un Volponi da
urlo”:
“Ben prima di Bossi e Grillo, un libro cattivissimo. Grottesco
dalla prima pagina, col Professor Subissoni, anarchico di Spagna, Giocondo
Giocondini, Dc in pectore, un Sempronio Semproni subito dimenticato, e un Oddo
Oddi, sa esserlo per trecento pagine, exploit inconsueto nel
genere. In un teatro urbinate di nebbia, neve e bicchierini, dopo le bombe di
piazza Fontana. Con la misura della dismisura, con immagini feroci di Carlo Bo,
Calvino, Natalia Ginzburg. Intimidatorio anche, al punto di prendersi il premio
Viareggio, benché fosse l’anno del più corposo “Corporale”. Volponi gaddeggia,
kafkeggia, insomma si diverte e, non prendendosi sul serio, diverte ancora”.
Paolo Volponi, Il sipario ducale, Einaudi,
pp. XVIII-326 € 21
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