Amore, lo pagherai caro
Un racconto di amore e morte,
è il caso di ridirlo. Di una dark lady
di paese, ma decisa a tutto. Con un’apertura lussureggiante - forse la sola rappresentazione
“dal vivo” di una coppia a letto, clandestina, arrapata. Ma poi stucchevole, la
suspense è presto ripetitiva. Con un finale
senza appello, e quasi una condanna morale – da che pulpito! - dell’amore fuori
del matrimonio. Amaro, come è dei romanzi “duri” di Simenon. Ma beffardo, più
che drammatico.
Dapprima coinvolgente, poi
irritante. Si salva col razzismo: lui, colpevole e vittima, diventa presto in
paese “quell bastardo di uno straniero”. Perché, si sa, “nessuno è più bugiardo
degli italiani”. Ma questo è marginale, nella narrativa stucchevole.
Georges Simenon, La camera azzurra, Adelphi, pp. 153 €
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