Ma il terzo mandato non lo vuole nessuno
Salvini fa proporre un terzo mandato
per i presidenti delle Regioni per gratificare Zaia, che non ha altra
ambizione, ma non lo vuole – vincerà in Veneto anche senza Zaia, e non avrà il
governatore-salvatore tra i piedi sui media. È evidente. Come Schlein non vuole
Bonacini e De Luca in posizioni di potere.
È anche giusto giuridicamente che
gli incarichi elettivi in posizione di gestione (amministrazione, decisione),
quindi sindaci e presidenti di regioni, non siano eleggibili a vita. Quando sono eletti direttamente, dal voto popolare. Come avviene, nelle democrazie presidenziali, per i capi
dello Stato eletti dal voto popolare. Diverso è l’incarico parlamentare, che può essere di decisione,
ma senza poteri esecutivi, dopo previe analisi in varie forme procedurali, e comunque sempre in concorso
con una maggioranza estesa. Qui la lunga titolarità può al contrario favorire
la capacità consultiva.
Tutto ciò è evidente. Ma non viene
detto. Sul “terzo mandato” dei presidenti di Regione le cronache politiche navigano
al loro livello più basso - poiché sono cose che tutti sano ma non si dicono, ogni parte usa la questione per giochetti coperti.
Nessun commento:
Posta un commento