La Germania riarma
A lungo indifferente, e quasi
ostile, all’organizzazione militare della difesa, la Germania pone il riarmo al
centro del dibattito politico. Si discute la reintroduzione della ferma
militare. Il ministro della Difesa, Pistorius, imbarcato al goveno solo un anno
fa, oscuro ex sindaco di una media città, Osnabrück, e ministro dell’Interno
della Bassa Sassonia, un medio Land, è il personaggio più popolare. Con lo
stanziamentio speciale di 100 miliardi per la Difesa, la Germania rilancia gli
armamento, di terra, e dell’aviazione. Per la ferma si discute del “modello
svedese”: dalleleln co dei ciciotenni si scegli un certo nmer di coscritti, su
base volontaria, o nn difetto epr coscrizione obbligatoria. In S vezia
sonoarruoalti frai 5 e i 10 milasoldati, n Germania si discute di una
cifardieci volte tanto.
Si discute anche di un riarmo
atomico “europeo”. Il tema è stato posto dall’ex ministro degli Esteri, ex
leader dei Verdi (ora contrari alla coscrizione obbligatoria), Joschka Fischer.
“Dobbiamo ripristinare la nostra capacità di deterrenza”, sostiene Fischer, “la
Ue avrà bisogno del proprio deterrente nucleare”. La Gran Bretagna ha i
sottomarini nucleari, la Francia ha l’atomica, ma, si dice, userebbero questa
deterrenza a difesa della Lituania, o della Polonia? Da qui il passaggio necessario
a una qualche forma di “deterrenza europea”.
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