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L’amore è giovane
La favola del Grande Amore
mancato da ragazzi che si ritrova da adulti, dopo la separazione di una vita. Un’idea
semplice, e una serie appassionante, di romanticismo scoperto, voluto,
inseguito, perseguito. L’amore ritrovato dopo una lugna separazione. Ancora vergine
come quando fu una passione incerta, rattenuta. Ma caricato dal tempo, e dalla
corrispondenza, incerta.
Una favola moderna nel solco
dell’amore provenzale, dei trovatori, come vagheggiamento amoroso. Pensato e
scritto da Accorsi, dà un ruolo cult allo
stesso Accorsi e a Micaela Ramazzotti, i due cinquantenni che si ritrovano a
Bologna da dove provenivano, per vivere di persona un amore de loin, una vita vissuta attraverso,
modeste, letterine-diario.
L’amore tra le porte girevoli
è l’inquadratura centrale del film, un’idea capolavoro. Di Accorsi, soggettista
e sceneggiatore, o del regista Lagi. Che ha lavorato sui colori pastello, di
luce “naturale”, compatta, anche gli interni come gli esterni.
Ben diretti anche i due
protagonisti da ragazzi, Beatrice Fiorentini e Luca Sartori, spaesati e
scanzonati tra Francia e Spagna in interrrail, il viaggio libero di un tempo sulle
ferrovie di tutta Europa. Anche Bologna è sorprendente, location insolita ma ben caratterizzata in tutti i suoi personaggi,
senza mai una sbavatura. Una produzione felice.
Sullo sfondo, corrobora l’impianto
uno spaccato d’epoca, non detto ma consistente: i cinquantenni di oggi si confrontano
con genitori ottantenni, che, libertari, non si curavano dei figli.
Francesco Lagi, Un amore, Sky Cinema, Now
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