lunedì 19 febbraio 2024

Risveglio di primavera a Montparnasse

Un monumento a Manuela Kustermann, che in solitario, in un scena senza scena, per un’ora e mezza rilegge le memorie di Kiki de Montparnasse, a tratti anche spalle al pubblico, nuda – come la Kiki di Man Ray. Entrare nel personaggio di Kiki non sarà stato arduo, è simpatica, spiritosa, sa raccontarsi, ma gestirlo si direbbe impossibile, se non che è stato fatto.
Alice Prin, per tutti Kiki, è una vera donna, non “una signora”, spiega Hemingway, che eccezionalmente ne presentò le memorie: “Questo è l’unico libro per cui io abbia mai scritto la prefazione e, se Dio mi aiuta, resterà anche l’ultimo. È scritto da una donna che, per quanto ne so, non ha mai avuto un angolo tutto per sé. Quando sarete stanchi dei libri scritti dalle signore scrittrici d’oggigiorno, eccovi un libro scritto da una donna che non fu mai una signora. Per circa dieci anni Kiki fu lì lì per essere una regina, ma questo naturalmente è molto diverso dall’essere una signora”.
Sono memorie inizialmente tristi, di una bambina semiabbandonata con altri cinque figli senza padre. Ma sempre vivaci. Qualche traversia, finché la piccola Alice non approda a Parigi, e a Parigi negli studi dei pittori. Prima uno, poi un altro, sempre nuda, e con la fama presto di girare senza mutande, a sempre “vergine”, lamenta.
Kiki aveva un bel viso e ne aveva fatto un’opera d’arte”, attesta Hemigway: “Aveva un corpo meraviglioso e una bella voce; fu un’icona e certamente dominò l’epoca di Montparnasse più di quanto la Regina Vittoria non abbia dominato l’epoca vittoriana”. Immagini dei pittori dell’epoca, gli anni 1910-1920 si susseguono, con i ricordi di Soutine, Fujita, Man Ray, che sarà anche il suo amore – Kiki, di spalle, è il “violon d’Ingres” della celebre foto di Man Ray.
Una celebrazione di Montparnasse nell’epoca d’oro, le memorie di Kiki. Di Manuela Kustermann la messinscena, a cinquant’anni dalla Wendla dello storico “Risveglio di Primavera”.
Consuelo Barilari ha editato le memorie e curato la regia.
Consuelo Barilari, Souvenir de Kiki, Teatro Vascello Roma

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