domenica 25 febbraio 2024

Tolstòj contro Thatcher, lezioni di economia

“Tolstoy non era un economista. Di fatto, era così sconsiderato col denaro che una volta perse le campagne di famiglia al gioco”. Ma col racconto “Di quanta tera ha bisogno un uomo” mostra molte intuizioni su accumulazione, capitale, e calcolo economico. Che si può riassumere in ‘chi troppo vuole nulla stringe’”.
Il racconto di Tolstoj è del contadino che si fa proprietario semrpe più grande, fino a che, proprio quando l’investimento sembra il meno caro, più redditizio e più sicuro, per l’eccesso di avidità muore. Il contadino, “in senso stretto, si comportava razionalmente”: reinvestire è meglio che dilapidare, crea più ricchezza. Ma senza senso del limite, non si costruisce.
L’apologo serve a Romeo per un critica radicale dell’economia individualistica che il Millennio ha ereditato da fine Novecento. Che fa analizzare e condannare anticipatamente, negli anni 1920-1930, un secolo fa, dal dimenticano Keynes. Nel 1933, “subito prima della World Economic Conference, ammoniva alla radio: “Gestiamo male gli affari. Viviamo tristemente in un mondo di grande ricchezza potenziale”. E non aveva le guerre alla porta. 
Romeo è professore di giornalismo alla Columbia, specializzato in temi economici. Il testo è un estratto del volume “The Alternative: How to Build a Just Economy”, pubblicato in contemporanea con l’articolo dalle edizioni “Public Affairs”. Che dcice un’analisi critica dei fondamenti dell’economia dominante dalla fine degli anni 1980, della globalizzazione o del mercato. Alla luce degli esiti minacciosi già visibili: consumo della natura, ineguaglianze galoppanti, impoverimento delle masse di lavoratori dappertutto nel mondo. La proposta di un’alternativa contro il dettato di Margaret Thatcher: “Non c’è alternativa”.
Nick Romeo, An Economics Lesson from Tolstoy,”The New Yorker”, free online

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