Appalti, fisco, abusi (240)
Un
quarto degli italiani paga tre quarti di tutte le tasse (“Libro Blu”
dell’Agenzia Dogane e Monopoli). Esattamente, il 22,5 per cento paga iil 74,26
per cento delle Entrate, cioè tutta l’Irpef, e e la maggior parte di Irap,
Ires, imposte sostitutive, imposte indirette.
L’evasione
dell’Iva, elevata, al 22 per cento, è la parte maggiore dell’evasione fiscale. L’ineludibilità
dell’Iva è infatti anche la causa maggiore dell’evasione Irpef, che è dovuta
soprattutto ai fornitori di servizi (elettricisti, idraulici, meccanici,
carrozzieri, etc.): evitando la fatturazione, molto onerosa per l’utente, evitano
ii denunciare il reddito maturato.
La
bolletta del gas è pià che raddoppiata.
444 mc l’anno scorso tra dicembre e gennaio hanno pagato € 217, quest’anno
nello stesso periodo 321 mc rilevati pagno 333 euro.
Cento
euro sono di spesa da trasporto e gestione contatore – 100 euro per due mesi di
trasporto, e una sola lettura del contatore. Altri 100 di tasse, metà Iva e
metà “oneri di sistema”, finanziamenti a fondo perduto alla fonti di energia
cosidette “pulite”.
Gli
“oneri di sistema” – una tassa di scopo – sono l’abuso maggiore della
“transizione verde”. Un caso fra i tanti della disonestà statale – tante
piccole patrimoniali camiffate variamente, di “boli”, “tasse di scopo”, etc.
Con un distinto odore di sottogoverno, cioè di corruzione. Si prendono soldi
sui consumi irrinunciabili per regalarli, senza controlli, ai cosiddetti
gestori di energia verde (essenzialmente pale eoliche e pannelli solari) senza
alcun controlo sugli investimenti effettivi, e sula, resa di questi investimenti.
Da un paio d’anni anche ai fabbricanti di auto elettriche. Un obolo ai ricchi.
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