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Cronache dell’altro mondo – giustiziarie quinquies (260)
Trump ha 91 processi penali pendenti, in
tribunali federali o statali.
Nell’ultima causa discussa, a New York,
in corte d’Appello, la cauzione che doveva pagare in attesa del giudizio in un causa per false dichiarazioni in bilancio (valori patrimoniali gonfiati che hanno
consentito prestiti e assicurazioni a tassi inferiori, con danno per la
concorrenza) è stata ridotta da mezzo miliardo di dollari (464 milioni) a 175.
Da pagare comunque entro dieci giorni.
La corte d’Appello che ha ridotto la
cauzione (una provvisionale in realtà) è detta dai media pro-affari. Ma è
composta da magistrati legati al partito Democratico, solo più sensibile ai contanti,
alle provvisionali liquide, che consentano di evitare il giro affaristico di intermediari
e liquidatori cui è necessario ricorrere nel caso di collaterali difficilmente
esigibili.
È Democratico, candidato dal partito ed
eletto senza concorrenti a fine 2015, il giudice della Corte Suprema del Primo Distretto
Giudiziario di New York, monocratico, che ha fissato la cauzione di 464
milioni, Arthur Engoron.
Il giudice Engoron si è pronunciato su un
caso promosso dalla Procuratrice capo dello Stato di New York, Letitia
James, Democratica. Da gennaio 2019 Procuratore Generale, prima afro-americana
e prima donna nell’incarico. Avviata all’attività giudiziaria col governatore Mario
Cuomo, poi lei stessa candidata a governatore, ma sconfitta alle primarie. La carriera
è decollata nel 2003, al Consiglio giudiziario di New York, 35mo Distretto.
Anche qui James aveva concorso senza fortuna, battuta da un altro Democratico,
James Davis, un poliziotto, anche lui afroamericano. Questo nel novembre 2001. Nel luglio 2003, quando partiva la
campagna per la rielezione, Davis fu assassinato da un rivale politico, democratico, afroamericano, Othniel Askew, e James
ebbe così via libera.
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