lunedì 11 marzo 2024

Dalla non proliferazione alla proliferazione

Prima Trump, poi Putin, con la Cina naturalmente, nuova grande potenza, e Giappone e Germania progettano l’atomica. Abbandonando le preclusioni che si erano imposte, politiche o costituzionali.
Senza censure, senza neppure annunci espressi, il panorama è passato dalla rigida non-proliferazione, il trattato con cui le potenze nucleari hanno escluso fino ad ora la disseminazione dell’armamento atomico, alla proliferazione libera. Con Giappone e Germania, anche la Corea del Sud valuta l’ipotesi. Tutt’e tre i Paesi si ritiene che potrebbero sviluppare l’armamento atomico in poco tempo.
In Giappone e in Corea del Sud l’ipotesi è stata avanzata dai primi ministri. In Germania il cancelliere Scholz è personalmente impegnato a tenere il paese fuori dal nucleare (“il governo non valuta altra ipotesi se non quella di continuare la partecipazione nucleare con gli Stati Uniti all’interno della Nato”). Ma tra i Liberali, che sono parte del governo Scholz, e tra i media, specie la “Frankfurter Allgmeine Zeitung”, il “Corriere della sera” tedesco, e “Handelsblatt”, l’equivalente del “Sole 24 Ore”, l’ipotesi viene discussa, con favore.

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