domenica 24 marzo 2024
Il “cinema italiano” va di fretta, non sa ridere
Questa volta la sceneggiatrice Lisa Nur Sultan ha esagerato. O hanno
esagerato i personaggi del cinema che si sono prestati alla loro caricatura: Valeria
Golino e Valeria Bruni Tedeschi, Gabriele Muccino invadente, un inverosimile
Gian Marco Tognazzi, gonfiato come un otre. E tutti purtroppo sparano a
raffica, impedendo l’effetto. Comico? Più disperante: sembra che il cinema italiano,
di cui naturalmente si vuole “la salvezza”, non sappia come si ride – con misura. Si ride con Emanuela Fanelli, la pericolosa attrice Luana Pericoli che si fa il suo biopic, strepitosa. Ottima anche Sara Lazzaro in un ruolo brillante, segretaria imbranata e risolutiva, finalmente libera dai patemi interminabili dei cinque o sei anni della serie Doc. Ma è poco.
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