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La strega racconta le fiabe
Una
lunga serie di riscritture, diciassette, di altrettante fiabe dei Fratelli Grimm.
Comprede le più note, “Cappuccetto rosso”, “Biancaneve”, “Cenerentola”,
“Hânsele e Gretel”. Qualcuna aggiornata: “Comare morte” diventa “Padrino
morte”, il godfather di Mario Puzo.
Tutte rivestite di un nuovo linguaggio, un po’ insolente. Un po’ sbugiardate, specie
le inverosimiglianze, un po’ arricchite, anzi parecchio, rispetto agli
originali.
Una
scrittura divertita, e anche divertente. Dell’autrice e della traduttrice, un vulcanica
Rosaria Lo Russo. Anne Sexton, lei stessa “strega di mezza età” al secondo
verso della raccolta, le pubblicò nel 1971, quando era, a 43 anni, all’apice
della fama, come poetessa, già premio Pulitzer, e come performer – in parte già pubblicate su riviste di largo consumo, “Playboy”
e “Cosmopolitan”. Con la presentazione di Kurt Vonnegut, per sancire lo spirito
irriverente o ludico dei rifacimenti. Uno scherzo più che una cattiveria, di
spirito lieve – anche se tre anni dopo l’autrice si suiciderà.
Originali
con traduzione.
Anne
Sexton, Trasformazioni, La nave di
Teseo, pp. 196 € 19
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