sabato 23 marzo 2024
La vendetta per facilitare la fuga
“Le Fosse Ardeatine e la Liberazione ottant’anni dopo” è il sottotitolo. L’eccidio
si lega alla Liberazione: i tedeschi si affrettarono a trucidare chi gli
capitava a tiro per lasciare prima Roma. Un aspetto poco indagato della vicenda,
ma la verità dei valorosi Kesselring, Kappler e Priebke: ammazzare chi capita e
scappare, l’istinto nomadico era ancora forte nella tribù - la verità della storia, che stranamente gli storici non mettono in rilievo, è che Kesselring, Kappler e ogni altro sapevano da tempo di doversi ritirare, di molto e a velocità. Disorientando i
cecchini e ogni altro piano di attacco. Le Fosse Ardeatine, forse il più grade
eccidio nella guerra – dopo quello di Stalin a Katyn – non si spiega altrimenti:
dieci italiani uccisi, italiani qualsiasi, per ogni tedesco morto a via Rasella non
era una regola, nemmeno nel Reich di Hitler.
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