Tre ore con Morricone, personaggio semplice, e musicista
straordinario perché semplice. Condotte dallo stesso Morricone, novantenne
giovanile, in chiave biografica. Piene di belle canzoni e colonne sonore famose.
Oltre che delle testimonianze solite dei biopic: Gianni Morandi, che a Morricone
arrangiatore deve i grandi successi dei suoi inizi, Quentin Tarantino, Clint
Eastwood – “la sua musica mi ha reso un attore complesso” - Bernardo Bertolucci,
Verdone, Piovani, Bruce Springsteen, Pat
Metheni, entrambi entusiasti, Edoardo Vianello, Barry Levinson, Oliver Stone,
lo stesso Tornatore, per il quale fece
la clonna soora che guidò la riedizione di “Nuovo Cinema Paradiso” – quella
che conosciamo, molto più compatta di una prima che era caduta nela disattenzione.
E Roland Joffé, il regista anglo-francese (con pratica dell’italiano) di “Mission”,
film praticamente rimontato sulla musica che Morricone scrisse, dopo essere stato
girato con altro, roboante, accompagnamento musicale. 0
Una narrazione ordinata, come il personaggio – si fa seguire per gli eccezionali momenti
musicali, come sono nati (casualmente),
come si sono sviluppati, come sono stati applicati, non per colpi di scena,
rivelazioni o avventure. Partendo dagli inizi: bambino indirizzato alla tromba dal
padre, che la suonava di professione. Al conservatorio di Santa Cecilia in
varie classi, infine in composizione con Petrassi. Sempre suonando la tromba,
la sera agli avanspettacoli o in qualche comparsata tv, p. es. col Quartetto
Cetra o al Musichiere. Il rapporto filiale con Petrassi, che ne disapproverà lo
“scadimento” di compositore a musiche da cinema, ma lo seguirà sempre.
Arrangiatore di moltissimi successi della Rca, per Morandi, Mina, Paul Anka,
Edoardo Vianello, Gino Paoli. Dipendente per un giorno della Rai, il tempo di
sapere che le sue musiche, da dipendente, non potevano essere eseguite alle radio
e le tv della stessa Rai. L’esperienza di Nuova Consonanza, con la sperimentazione
di suoni “concreti”, di materiali poveri. E le colonne sonore, per cui è diventato
famoso: ne ha composte “cinquecento”, una numerazione alla “Don Giovanni” ma
prossima alla realtà. Candidato sfortunato cinque volte all’Oscar, poi Oscar
alla carriera, nel 2007, e quindi Oscar in concorso con “The Hateful Eight”, l’ultimo
film di Tarantino, anch’esso rimontato sulla sua colonna Sonora.
Con molte foto
e filmati d’epoca. Di Morricone in famiglia, con Petrassi, con Sergio Leone, con
Pasolini, (anche “Uccellacci e uccellini” si apre e si svolge sulla sua musica),
agli esordi, suonatore di tromba. Tre ore dense di cose.
Giuseppe Tornatore, Ennio, Rai 1, Raiplay
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