Spesa medica catastrofica
La spesa sanitaria “catastrofica” è
crescente in tutti i Paesi europei, compresa l’Italia.
S’intende per “spesa sanitaria catastrofica”
quella che assorbe il 40 per cento del reddito familiare una volta detratte le
spese necessarie. Per spese necessarie s’intendono alimentazione, abitazione e
utenze – non l’abbigliamento, per esempio, o gli svaghi, sport etc., per quanto
anch’essi necessari. La crescita di questa spesa è il segnale del ricorso, più
o meno obbligato, alla sanità privata. Anche se con gli obblighi fiscali si è
finanziata la sanità pubblica.
L’ultima
rilevazione Ue di questo indicatore è pre-covid e non è buona – anche perché si
sa che è peggiorato con la pandemia. La quota di famiglie oberate da “spesa
catastrofica” era mediamente il 7 per cento di tutta l’Unione. Con una
variabilità ampia, dal 15 per cento (Romania) al 2 per cento (Islanda). L’Italia
era sopra la media, al 9,4 per cento – un famiglia su dieci ha una spesa medica
catastrofica”.
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