Caccia al jihadismo, in grigio
I cinque giorni sei servizi segreti francesi dopo la guerra jihadista a
Parigi del 13 novembre 2015. Con centinaia di morti in una sola notte, e innumere
voli feriti, in varie zone di Parigi e in diversi contesti, lo stadio della
Nazionale di calcio, le terrazze di caffè e dei ristoranti, e il Bataclan, il disco
club strapieno di giovani. I cinque giorni, cioè, fin all’assalto di Saint-Denis,
giudicato un disastro, con attentatori suicidi, qualcuno in fuga, uno colpito
dalle truppe d’assalto morto, insieme con una donna complice involontaria.
Un curioso film giocato sull’azione, molte mimetiche, maschere e
mitragliatori, rumori, inseguimenti, pedinamenti, fughe. Un film che va di
corsa, ma non si sa dove. E dialoghi concitati, ma quasi incomprensibili,
almeno in doppiaggio, la parola non facendo testo. Un film grigio, anche nella
tonalità dell’immagine.
Cédrix Jimenez, November – I cinque
giorni dopo il Bataclan, Sky Cinema, Now
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