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Guerre di mafia in ospedale
“Mercy” è il nome di un ospedale. Teatro di una guerra di mafie.
Un’eroina dottoressa, abilissima chirurga in Afghanistan, vedova di un impegnato
chirurgo ucciso in Afghanistan, ora in ospedale dopo una vita in trincea, tra gli
sbudellamenti bellici, si trova nuovamente sotto il fuoco. Salverà il salvabile,
compreso il ragazzo suo figlio, dal fuoco incrociato delle mafie. Un trhiller
d’azione, che a volte sembra una parodia.
Un film “bello”, ma non si sa che dirne. Troppa mafia, anche se di bande
irlandesi, anche in ospedale. Un curioso film macchietta di un film d’azione,
cui Jon Voight si presta, diventa così, oltre che inverosimile, anche noioso. O
il regista, sudafricano naturalizzato canadese, specializzato in serie tv, voleva
fare un film serio? Sui canoni freddi – seri? preoccupati (impegnati)? parodistici?
– del cinema canadese, se ce n’è uno.
Tony Dean Smith, Mercy, Sky Cinema
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