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Il calcio è dei padroni, a perdere
Non c’è solo De Laurentis, il padrone del
Napoli, specializzato in liquidazioni, di calciatori e allenatori. Uno che
licenzia i vincenti, pagando penali milionarie, e moltiplica i perdenti,
pagando anche qui penali, anche se più modeste. E svende calciatori che magari
ha dichiarato incedibili a offerte più consistenti.
Lotito, nel suo piccolo, ragionando di fatturati
minori, perfino lo supera. Specializzato in perdite di valore dei suoi calciatori,
tra acquisti a caro prezzo e cessioni a zero (svincolati) o in perdita – dopo avere
rifiutato anche offerte maggiori. Pur essendo la Lazio quotata in Borsa, quindi
trascinando qualche azionista alla rovina.
Ma il record è della Juventus, altro club
quotato in Borsa. Dove la proprietà periodicamente si disfa dei dirigenti vincenti,
che le danno ombra. Hanno sopportato Boniperti perché non hanno trovato il modo
di squalificarlo, ma si sono liberati con foga di Moggi e Giraudo, Che sapevano
far guadagnare il club, la gestione economica - oltre che, qualche volta, anche
vincere. E poi Marotta, che li aveva fatti vincere per sette o otto campionati
di fila, portando a Torino gratuitamente Pirlo, inventando dal (quasi) nulla Pogba
e Dybala.
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