skip to main |
skip to sidebar
Il governo degli affari
Non si capisce se
è la stupidità (“italianità”) l’imposizione a Alfa Romeo di cambiare nome alla “Milano”
perché la macchina è fabbricata in Polonia (che dire della Gran Torino ancora
famosa dopo mezzo secolo della Ford?), oppure se non è un gioco a danneggiare
l’Alfa Romeo. Che ha investito qualche milione per promuovere la “Milano” e ora
deve spenderne altri, tra concessionari e pubblicitari, per cambiare il nome.
Perché non molte cose sono chiare dietro l’eterno sorriso sfottente del
ministro Urso.
Un’altra è il “costruttore
cinese”. Che non c’è e non ci sarà, e lui lo sa, perché contratti e leggi sul lavoro
in Italia non consentono a nessun costruttore di investirvi – in Spagna sì,
anche in Germania, in Italia no.
La più grave è il
caro-benzina, a cui il governo Meloni ha costretto e di più costringerà gli italiani,
rispetto al resto dell’Europa. Con un trucco facile facile: fare finta di applicare
le sanzioni alla Russia. Ha così costretto la russa Lukoil, che non è sotto
sanzione e anzi lavora negli Stati Uniti, a cedere la grande raffineria di Priolo.
A chi? A un trader, Trafigura, di proprietà coperta, che compra prodotti
petroliferi e altri minerali per rivenderli nei posti e nei tempi più cari - tra
l’altro vanta affari con le maggiori compagnie russe.
Lo stesso per la
Saras dei Moratti. Per la quale è stato favorito un altro trader, svizzero-olandese,
Vitol. Che commercia con chi paga il prezzo più alto. Qui niente clausola
dell’“interesse nazionale”.
Le due maggiori raffinerie
italiane a due trader significa anche lo sfruttamento degli impianti
esistenti, senza ristrutturazioni, a costi crescenti di inquinamento, finché non
saranno ferrovecchio, e l’Italia non
avrà più raffinerie. Un grande mercato alla mercé dei “trader.
Insipienza non può
essere. Contemporaneamente l’Eni di Descalzi, manager vicino al governo, è stato
convinto a trasformare la grande raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi in “bioraffineria”,
cioè a passare da dieci milioni di tonnellate di prodotti petroliferi a uno. Per fare guadagnare di più Vitol e Trafigura?
Nessun commento:
Posta un commento