martedì 16 aprile 2024

Il governo degli affari

Non si capisce se è la stupidità (“italianità”) l’imposizione a Alfa Romeo di cambiare nome alla “Milano” perché la macchina è fabbricata in Polonia (che dire della Gran Torino ancora famosa dopo mezzo secolo della Ford?), oppure se non è un gioco a danneggiare l’Alfa Romeo. Che ha investito qualche milione per promuovere la “Milano” e ora deve spenderne altri, tra concessionari e pubblicitari, per cambiare il nome. Perché non molte cose sono chiare dietro l’eterno sorriso sfottente del ministro Urso.
Un’altra è il “costruttore cinese”. Che non c’è e non ci sarà, e lui lo sa, perché contratti e leggi sul lavoro in Italia non consentono a nessun costruttore di investirvi – in Spagna sì, anche in Germania, in Italia no.
La più grave è il caro-benzina, a cui il governo Meloni ha costretto e di più costringerà gli italiani, rispetto al resto dell’Europa. Con un trucco facile facile: fare finta di applicare le sanzioni alla Russia. Ha così costretto la russa Lukoil, che non è sotto sanzione e anzi lavora negli Stati Uniti, a cedere la grande raffineria di Priolo. A chi? A un trader, Trafigura, di proprietà coperta, che compra prodotti petroliferi e altri minerali per rivenderli nei posti e nei tempi più cari - tra l’altro vanta affari con le maggiori compagnie russe.   
Lo stesso per la Saras dei Moratti. Per la quale è stato favorito un altro trader, svizzero-olandese, Vitol. Che commercia con chi paga il prezzo più alto. Qui niente clausola dell’“interesse nazionale”.
Le due maggiori raffinerie italiane a due trader significa anche lo sfruttamento degli impianti esistenti, senza ristrutturazioni, a costi crescenti di inquinamento, finché non saranno ferrovecchio,  e l’Italia non avrà più raffinerie. Un grande mercato alla mercé dei “trader.
Insipienza non può essere. Contemporaneamente l’Eni di Descalzi, manager vicino al governo, è stato convinto a trasformare la grande raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi in “bioraffineria”, cioè a passare da dieci milioni di tonnellate di prodotti petroliferi a uno. Per fare guadagnare di più Vitol e Trafigura? 
 

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