La storia di Israele di usare il cibo come un’arma
Centinaia di migliaia di persone a Gaza sono alla fame, “un disastro
opera dell’uomo, con radici nella storia d’Israele di usare il cibo come un’arma”.
L’articolo ripercorre la serie di annunci israeliani dopo il 7 ottobre di voler
ridurre Gaza alla fame. Non è una novità, è la politica israeliana di
occupazione dei territori palestinesi, argomentano gli autori, con la somministrazione
delle forniture di acqua e elettricità, e il controllo dei mercati e gli
approvvigionamenti. Contraria al diritto internazionale. Specificamente allo Statuto
di Roma – l’atto con cui il 17 luglio 1998 fu creata la Corte Penale Internazionale,
in vigore dall’1luglio 2002”: lo Statuto definisce “un crimine contro il
diritto internazionale «l’utilizzo della fame dei civili come metodo di guerra»”.
Haddad è una giovane avvocata palestinese specializzata in diritti umani.
Gordon, oggi sessantenne, israeliano di terza generazione, è stato parà da soldato
di leva, mutilato di guerra nel 1985, alla fine dei tre anni di invasione del
Libano. Nel 1999, a 35 anni, si è addottorato in Diritto Internazionale, e lo
ha insegna all’università Ben Gurion, direttore di Dipartimento, ordinario dal
2015. Ma da un quindicennio sostenitore del boicottaggio di Israele, che
ritiene “un regime di apartheid”, per i diritti umani contro le politiche dei
governi Netanyahu.
Un articolo polemico. Gordon è anche l’autore, insieme con Nicola Perugini,
di due libri radicali sui diritti umanitari: “The Human Right to Dominate” e “Human
Shields”, contro il diritto al dominio, e contro l’uso militare dei civili. Ma la
sostanza dell’articolo-denuncia è confermata dal bombardamento ieri a Gaza del
convoglio che trasportava beni di conforto per i profughi. Che non è stato un
incidente, ma un’azione di guerra, programmata e gestita a lungo, in situazioni
diverse, per scoraggiare le organizzazioni umanitarie.
Questo è anche il parere, per la guerra in corso, del demografo Stefano
Della Pergola, direttore emerito del dipartimento di Studi ebraici all’università
di Gerusalemme, (intervista sul “Corriere della sera”, 2 aprile: “Israele sa
distruggere, ma non sa che fare dopo”.
Neve Gordon e Muna Haddad, The Road to Famine
in Gaza, “New York Review of Books” 1 aprile 2024
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