L’aggressore aggredito – 2
La
sensazione di accerchiamento diffusa in Russia si è consolidata con
l’espansione della Nato. Putin ha tentato di esorcizzarla, avvicinando la
stessa Russia all’Alleanza Atlantica. Ma non c’è riuscito, gli Stati Uniti alla
fine hanno optato per una Nato anti-russa. E il rischio del “confronto” ora è
ben più largo del conflitto con l’Ucraina.
Con
la Finlandia e la Svezia nell’Alleanza Atlantica, il Baltico è una sorta
di Mare Nato. Indebolendo o annullando la funzione di Kaliningrad, l’exclave di
Mosca tra Lituania e Polonia dove la flotta russa nel mare del Nord si
concentra (l’exclave è un territorio grande quasi tre volte Gaza, con un
milione di abitanti). Contro lo sbocco russo nel mar Nero, cioè nel
Mediterraneo, si concentra l'attività Nato, sotto forma di attacchi
missilistici e droni contro la flotta russa – attacchi ucraini ma, si ritiene,
manovrati da militari Nato. La chiusura dei mari, più che l’Ucraina, potrebbe
portare la Russia a reazioni imprevedibili – Mosca ci ha messo secoli e guerre
per uscire dall’occlusione.
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