domenica 14 aprile 2024

Ombre - 715

La Procura di Milano deve derubricare l’accusa a Santanché di bancarotta fraudolenta – dato che la bancarotta non c’è stata. In compenso l’accusa di falso in bilancio. Poi dice che non c’è giustizia. E che non è tempestiva – dopo Bari.
 
Si colpisce a Bari il “mercato delle influenze”, delle giunte di sinistra al governo al Comune e alla Regione, mentre da Roma arriva un’inchiesta amministrativa sulla tenuta delle giunte contro gli adescamenti mafiosi. Una coincidenza? Le Procure della Repubblica, benché indipendenti dal governo, hanno bisogno di un governo di sostegno – o anche dell’opposizione: di un partito qualsiasi.
 
Si scrive infine dei borseggi in metropolitana perché una rom borseggiatrice a Roma è finita all’ospedale, “vittima di una vendetta fra bande rom” – pestata benché incinta al nono mese. “Striscia la notizia” documenta i borseggi in metropolitana praticamente ogni giorno – anche se non dev’essere facile mimetizzarsi, con microfoni e videocamere, e cogliere l’attimo del borseggio. Solo le forze dell’ordine non li vedono.
 
La rom pestata a Roma dai concorrenti in borseggio, 40 anni, ha partorito all’ospedale il suo tredicesimo figlio: si fanno figli per non essere perseguibili, secondo la legge italiana. Meri Secic, questo il nome della donna, è stata arrestata nel 2017, ma su mandato austriaco. In Italia aveva accumulato all’epoca, benché immigrata solo da un paio d’anni, condanne per 19 anni di carcere, ma non era perseguibile perché madre di undici figli. Questo non si ricorda, anche se i media prediligono il crimine. Perché fare finta che i rom non ci siano?
 
La Procura di Vienna non aveva avuto di questi problemi – nel senso che ci vedeva e interveniva. La richiesta di estradizione del 2017 documentava con un elenco di 358 furti. Suddivisi per tipologia - in tre gruppi, di 152, 105, 101 episodi. La donna inserendo nell’attività di una banda cui si addebitavano esattamente 2.034 reati.

Massimo Giannini, giornalista, commentatore “di sinistra” per i taglia e cuci in tv, direttore di giornali, scrive (“il Venerdì di Repubblica”) che non c’è problema, che la trasformazione “verde” di casa, come vuole Bruxelles, costerà 20 mila euro. Per il portone, forse? Ma dove vivono questi censori?  

L’Ecofin, il consiglio dei ministri dell’Economia europei, vara una norma che costringe le famiglie italiane, tutte più o meno proprietarie della casa d’abitazione, a indebitarsi a vita, e nell’insieme distruggerà l’Italia come la conosciamo, come si è costruita nei secoli, aggravando l’abbandono dei vecchi centri – l’Italia è il Paese in Europa, e forse al mondo, che tiene in vita più case vecchie, centenarie (i cosiddetti “borghi”, che si vantano presso l’Unesco). Ma questo non è un tema. Se non perché il governo italiano di destra ha votato contro, contro l’Europa green. È tutta stupidità?
 
Mezza pagina sul “Corriere della sera” per dire che il governo conservatore inglese di Sunak è alla frutta perché il miliardario premier si è presentato a un’intervista con ai piedi “le amatissime Samba”. Le Samba, di Adidas, sono “le scarpe del momento” – “sono state chiamate «le sneaker definitive del nostro tempo», le portano Kate Mosse, Rihanna, sono «le scarpe ufficiali della stagione”. Ma, dopo che le indossate il premier, le vendite sono crollate. Gli inglesi sono deficienti, o che – povera politica estera?
 
Si gioca Real Madrid-Manchester City per la Champions, e l’allenatore degli inglesi, lo spagnolo Guardiola, avverte: “Affrontare il Real Madrid è sempre difficile. Parliamo di un club eccezionale che può controllare molte cose in questa competizione”. È vero, non può perdere, anche quando non gioca.
 
L’Inter fa tre punti all’ultimo secondo. La Juventus ne perde due all’ultimo secondo. I commenti? Un grande club, irraggiungibile – anche se è stato eliminato presto dalla Champions. L’altro un club alla rovina. Poi si dice che il giornale è inutile – il tifo ognun se lo fa da sé.
 
Juventus-Fiorentina finisce 1-0 per i torinesi, si apre “La Domenica Sportiva” subito dopo, si annuncia con enfasi Grande Ospite Cassano, ma non era semi-analfabeta?, il quale apre un fuoco interminabile di epiteti ingiuriosi contro il club vincitore: “Non sa, non fa, non esiste…”. Gli fa da spalla Adani, altro calciatore di poco conto che ora è maestro di calcio. E Panatta, più vanitoso di quando non si tagliava i capelli, a Cassano liscia il sedere per farselo leccare a sua volta. A suo modo uno spettacolo. Ma da vomito, su Rai 1?
Panatta con Cassano, come sono finiti in basso i Parioli!
 

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